Torna al Mann Fuoriclassico, il palinsesto culturale più significativo dell’offerta museale: il dialogo costante passato-presente che informa di continuo i tanti incontri con grandi personaggi, curato da Gennaro Carillo, rappresenta perfettamente la linea strategica che l’Istituto si è dato fin dagli albori dell’autonomia.

Paolo Giulierini, Direttore MANN


Perché l’Intelligenza non ci guarda, non ci interroga, la Natura ci interroga continuamente.

La Natura ha occhi! Chi non ha mai guardato negli occhi di un figlio o di una figlia della Natura, non ha mai visto nulla di paterno o di materno; non ha mai visto nulla di divino – per significare benevolenza, pace – per quanti possano essere gli altari a cui si sarà inginocchiato.
Ma la mia idea di patria è modesta. Amo ciò che è piccolo, amo le cose e creature infinitamente piccole, mute, che ci guardano con coraggio. Esse si appellano a noi dal fondo della loro tristezza e innocenza…ecco la mia idea di patria: lo sguardo mite e interrogante della Tartarughina del Levante, lo sguardo calmo degli ultimi. Ho lì la mia casa, i miei inni, le memorie, le fiammanti e lacere – per tutti i venti dell’inverno – care Bandiere.

Anna Maria Ortese, Corpo celeste

 

Tra venerdì 30 settembre e domenica 2 ottobre, il Museo archeologico nazionale di Napoli sarà lo scenario di una grande discussione collettiva attorno ai concetti di natura (physis) e artificio (téchne). A questi temi sarà dedicata, infatti, la quarta edizione della rassegna Fuoriclassico, intitolata proprio La natura e l’artificio.

Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico è un festival tra i più peculiari e riconoscibili nel panorama italiano. Come già il titolo suggerisce, la rassegna vuole far dialogare l’antichità classica con i temi più importanti e urgenti del nostro tempo, provando anche a creare insoliti accostamenti tra diversi linguaggi (archeologia, filosofia, teatro, cinema, musica, poesia, economia, storia, architettura, romanzo, arte moderna e contemporanea…). Il concetto è in effetti unitario, ma molteplici sono le articolazioni. La quarta edizione di Fuoriclassico sarà dedicata a La natura e l’artificio. Si affronterà il tema partendo dalle sue matrici classiche (le nozioni di physis e di techne e il loro problematico rapporto) ma sulla base di sollecitazioni ben radicate nel presente (basti pensare agli effetti evidenti dei cambiamenti climatici). I protagonisti del festival – ciascuno con differenti angoli visuali – risponderanno ad alcune domande fondamentali: qual è il prezzo che l’uomo paga per la tracotanza (hybris) che ha nei confronti della natura, della quale lui stesso, stoltamente, non si sente parte? Come le nostre ansie, e i nostri (giustificati) sensi di colpa, alimentano l’immaginario collettivo? I classici possono insegnarci qualcosa, indicarci delle strade, per fronteggiare la catastrofe?

Come sempre il festival dialogo col mondo della scuola. L’edizione 2022 ne prevede il coinvolgimento organico. Una sezione sarà dedicata ai più piccoli.