Passaggi di stato

Saranno oltre trenta, tra filosofi, scrittori, storici, scienziati, attori, artisti visuali, i protagonisti della seconda edizione di “Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: quindici appuntamenti dal prossimo 10 novembre al 13 giugno 2018 sul tema “Passaggi di stato. Migrazioni e altre metamorfosi”.

 

Pasaggio di stato significa mutamento di forma. Nelle favole antiche, o nei miti d’oggi, cambia stato chi diventa animale, pianta, cosa inanimata o macchina, e magari, mutando, si riappropria di un sé originario e rimosso. Le storie di metamorfosi coincidono con la nascita delle finzioni occidentali: l’uomo, animale narrante, ha cominciato a raccontare le proprie trasformazioni molto prima dell’invenzione della scrittura. Le storie prima della Storia. C’è dunque continuità tra una remota pittura rupestre, nella quale il cacciatore assume le sembianze della preda, e una rappresentazione del post-umano nell’arte contemporanea. L’infanzia del mondo e l’epoca del suo disincanto si corrispondono a distanza.

Fuoriclassico2  vuole porsi nel segno di Ovidio (il passaggio di stato come metamorfosi) e di Vico il passaggio di stato come migrazione o invasione, a duemila anni dalla morte del primo e a trecentocinquanta dalla nascita del secondo. Il tema è di quelli lontani e insieme sempre presenti, dai quali emerge, ancora una volta, la contemporaneità dell’antico.