Passaggi di stato

FUORICLASSICO 2

La contemporaneità ambigua dell’antico

Passaggi di stato. Migrazioni e altre metamorfosi

10 novembre 2017 /13 giugno 2018

 

Saranno oltre trenta, tra filosofi, scrittori, storici, scienziati, attori, artisti visuali, i protagonisti della seconda edizione di Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: quindici appuntamenti dal prossimo 10 novembre al 13 giugno 2018 sul tema “Passaggi di stato. Migrazioni e altre metamorfosi”.

Passaggio di stato significa mutamento di forma. Nelle favole antiche, o nei miti d’oggi, cambia stato chi diventa animale, pianta, cosa inanimata o macchina, e magari, mutando, si riappropria di un sé originario e rimosso. Le storie di metamorfosi coincidono con la nascita delle finzioni occidentali: l’uomo, animale narrante, ha cominciato a raccontare le proprie trasformazioni molto prima dell’invenzione della scrittura. Le storie prima della Storia. C’è dunque continuità tra una remota pittura rupestre, nella quale il cacciatore assume le sembianze della preda, e una rappresentazione del post-umano nell’arte contemporanea. L’infanzia del mondo e l’epoca del suo disincanto si corrispondono a distanza.

Fuoriclassico2 vuole porsi nel segno di Ovidio (il passaggio di stato come metamorfosi) e di Vico (il passaggio di stato come migrazione o invasione), a duemila anni dalla morte del primo e a trecentocinquanta dalla nascita del secondo. Il tema è di quelli lontani e insieme sempre presenti, dai quali emerge, ancora una volta, la contemporaneità dell’antico.

08.11.2017, al MANN la presentazione di Fuoriclassico2

Venerdì 10 novembre 2017 – ore 18:00 – MANN

Agorà/agoradio/agor@. Crisi e trasformazioni dello spazio pubblico

Giuseppe Laterza, Pietro Del Soldà, Marco Filoni

Lo spazio e il discorso pubblico sono profondamente mutati. Quella digitale, per esempio, è la nuova frontiera, se non della democrazia, sicuramente del populismo. Comprendere la mutazione in atto e provare a immaginarne gli esiti è il presupposto essenziale di qualsiasi discorso politico a venire.

 

Venerdì 24 novembre 2017 – ore 17:30 – MANN

Su Dioniso 1

Massimo Fusillo, Gennaro Carillo

 

Sabato 25 novembre 2017 – ore 21:30 – Galleria Toledo

Su Dioniso 2

I MOTUS presentano MDLSX con Silvia Calderoni

Doppio appuntamento consacrato al dio migrante e mutante per eccellenza, Dioniso, dal cui mito si procederà per una riflessione più ampia sul tema delle identità. La due giorni si articolerà in un dialogo su Dioniso tra Massimo Fusillo, autore di un magnifico libro sul dio e sulle Baccanti nel Novecento, Il dio ibrido, e Gennaro Carillo, e il 25, alla Galleria Toledo, nella ripresa della performance MDLSX dei Motus, con Silvia Calderoni da sola in scena, una delle esperienze teatrali più potenti, e intimamente ‘dionisiache’, degli ultimi anni.  

 

Mercoledì 13 dicembre 2017 – ore 17:30 – MANN

Cosmogonie

Massimo Capaccioli, Franco Ferrari, Eugenio Lo Sardo

Confronto a tre voci sulle Cosmogonie degli antichi comparate a quelle dei moderni. I miti e le teorie scientifiche sull’origine del mondo saranno indagati da Franco Ferrari, ordinario di Storia della filosofia antica all’Università di Salerno, Massimo Capaccioli, emerito di Astrofisica nell’Università di Napoli Federico II, ed Eugenio Lo Sardo, storico e direttore dell’Archivio Centrale dello Stato.

 

Sabato 16 dicembre 2017 – ore 18:00 – Teatro Bellini

Apologia di Socrate

Luigi Lo Lascio legge Platone

Lo Cascio incontra, in anteprima assoluta per Fuoriclassico, la ‘ricostruzione’ platonica dell’autodifesa giudiziaria più famosa della storia, un testo cruciale per la comprensione del processo attico, delle strategie retoriche in uso nei tribunali popolari, e soprattutto per una messa a fuoco, dagli esiti inquietanti, del rapporto tra il filosofo – orgogliosamente minoritario – e la potenza mortale della maggioranza. Dunque un modo per riflettere, seppure nella distanza storica, sul ‘posto’, scomodo, del sapere critico in democrazia.

 

Mercoledì 31 gennaio 2018 – ore 17:30 – MANN

Metamorfosi dell’intellettuale (e del Principe)

Ivano Dionigi, Paolo Di Paolo. Letture di Sandro Lombardi

Che fine hanno fatto gli intellettuali in tempo di disintermediazione? Ne parleranno al Museo Archeologico di Napoli, nello ‘spazio d’incontri’ ‘Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico’, Ivano Dionigi, ordinario di Letteratura latina ed ex Rettore all’Università di Bologna, e Paolo Di Paolo, scrittore. Le letture sceniche, nella sala del Toro Farnese, sono affidate a un maestro del teatro italiano, Sandro Lombardi.

 

Venerdì 16 febbraio 2018 – ore 18:oo – MANN

Quel che resta di noi

Cristina Cattaneo, Caterina Soffici. Contrappunto visivo di Antonio Biasiucci

Cos’hanno in comune il più famoso medico legale italiano, Cristina Cattaneo, una scrittrice e giornalista, Caterina Soffici, e un fotografo, Antonio Biasiucci? In apparenza nulla. Nel lavoro, Cristina Cattaneo, col suo laboratorioLabanof, fa di tutto per restituire un’identità (anche) ai migranti annegati nel Mare nostro. Nel raccontare, in forma di finzione, una storia vera, il naufragio dell’Arandora Star, con oltre quattrocento italiani detenuti annegati: è quello che fa Caterina Soffici, che ci ricorda quello che siamo stati. Nel fotografare: è quello che fa Antonio Biasiucci, fotografo di terra, pane e corpi, che ai corpi dei migranti morti nel Mediterraneo ha dedicato una parte importante della propria ricerca che presenterà e commenterà al Mann.  Quel che resta di noisi presenta dunque come un dialogo del tutto inedito a tre voci (per voci e immagini) su un tema classico, quello della “restituzione”.

Venerdì 23 febbraio 2018 – ore 17:30 – MANN

Il grande cervo. Dialogo su Falstaff e Atteone

Nadia Fusini, Gennaro Carillo

Falstaff è una delle maschere più fortunate di Shakespeare. Beone, gaudente, iperbolico in tutto e per tutto, out of compass, Sir John è la personificazione, l’incarnazione della passione smodata per la vita materiale e per un’esistenza intesa come jest, scherzo senza fine. Al tempo stesso, però, Falstaff è una figura sacrificale e in fondo postuma: l’ultima e più pura espressione di un mondo, di un sistema di valori, che finisce. Non a caso, Falstaff, dopo essere stato rinnegato dal principe Hal appena intronizzato come Enrico V, morirà fuoriscena. Nella focalizzazione drammatica di questo personaggio, Shakespeare non solo si ispirerà a una figura reale ma attingerà al repertorio ovidiano, e in particolare al tema mitico di Atteone, trasfigurato in chiave comica.

 

Giovedì 22 marzo 2018 – ore 18:00 – MANN

Tucidide e Aristofane: dal 411 al 404

Luciano Canfora

Un grande tema, il rapporto tra il comico e il politico, nella lezione di un Maestro. Luciano Canfora racconta come Aristofane usi il teatro per inviare messaggi politici precisi, intervenendo in maniera talvolta pesante nella vicenda politica di Atene, per la cui ricostruzione la fonte privilegiata rimane Tucidide. È il caso delle Rane, messe in scena nel 405 a.C., dove Aristofane si spinge fino a ‘decretare’ l’eliminazione di Cleofonte, ultimo capo della fazione democratica, poi realmente accusato di tradimento e condannato a morte nel 404.

Lunedì 26 marzo 2018 – ore 18:00 – MANN

Nostos/reditus. Storie di ritorni

Rossana Valenti, Hisham Matar. Letture di Enzo Salomone

Il tema del ritorno – o della nostalgia, cioè il ‘dolore del ritorno’ – è qui trattato nel confronto tra due punti di vista: quello di Claudio Rutilio Namaziano, che nel suo poema De reditu suo (V sec. d.C) narra del suo ritorno in Gallia e al contempo contempla e compiange la decadenza dell’impero romano e quello di Hisham Matar (Premio Pulitzer 2017), che ne “Il Ritorno” racconta della sua Libia, dove, dopo trent’anni di assenza, torna sulle tracce di un padre disperso nelle carceri di Gheddafi.

Venerdì 20 aprile 2018 – ore 18:00 – MANN

Vittoria triste. Lettura dell’Eneide

Massimo Cacciari. Letture di Anna Bonaiuto

Con “Vittoria triste. Lettura dell’Eneide”, Massimo Cacciari si misura con lo statuto peculiare di Enea e in particolare con il senso della sua pietas, che è assunzione piena di un destino (politico e storico), ‘risposta’ alla chiamata del dio. Una pietas che nell’eroe antico non esclude la ferocia. Anna Bonaiuto legge, come una grande attrice sa fare, brani dell’Eneide.

Lunedì 7 maggio 2018 – ore 17:30 – MANN

Anelli di Gigi. Giustizia e immoralismo tra antico e moderno

Gennaro Carillo, Ulderico Pomarici. Letture di Massimo Popolizio

Un filosofo del diritto, Ulderico Pomarici, e uno storico del pensiero politico, Gennaro Carillo, s’interrogano sul concetto di giustizia tra antico e moderno e in particolare sul rapporto tra la ‘legge’ e il potere politico. La legge costituisce un limite al potere politico o ne è mera espressione e funzione? Le molte e contrastanti risposte a questa domanda danno vita a un’antologia letta da una delle voci più importanti del teatro e del cinema italiano, Massimo Popolizio.

Mercoledì 16 maggio 2018 – ore 17:30 – MANN

“Molto mi è grato, Roma, guardare le tue rovine”. Il fascino delle rovine tra paura e desiderio

Alain Schnapp, Vittorio Giacopini. Contrappunto visivo di Alejandro Gòmez de Tuddo

Il titolo dell’incontro, una citazione da Enea Silvio Piccolomini, rimanda al culto moderno per le rovine. Di qui, un dialogo per voci e immagini tra un grande archeologo ed ellenista francese, Alain Schnapp (che lavora da anni sul tema), Vittorio Giacopini, che ha scritto un romanzo, Roma, proprio su un disegno di distruzione dell’Urbe, il fotografo messicano Alejandro Gomez de Tuddo, che presenterà e commenterà “Ruere”, il suo lavoro sulle rovine, di Roma e non solo. Il trio, eterogeneo ma complementare, promette un incontro di notevole interesse interdisciplinare, in quanto il tema trascorrerà dal piano letterale (le rovine fisiche) a quello metaforico (le rovine morali, le rovine come immagini mentali della decadenza, di una storia come eterna successione di catastrofi).

 

 

Giovedì 7 giugno 2018 – ore 18:00 – MANN

Metamorfosi a teatro. Ovidio e lo spettacolo della trasformazione

Alessandro Barchiesi. Letture di Elena Bucci

Uno dei più autorevoli studiosi di Ovidio, Alessandro Barchiesi, propone una lettura di alcuni miti di metamorfosi animale esaltando la teatralità ‘barocca’ delle scene allestite dal poeta. I passaggi di stato messi in scena da Ovidio offrono materia di riflessione sul tema più generale del corpo nella poesia antica (e non: Ovidio, trasponendo in latino l’immenso corpus mitologico greco, è uno dei fattori-cardine dell’unità umanistica dell’Europa). La lezione di Barchiesi inaugura la lunga fedeltà di Fuoriclassico con Elena Bucci.

Mercoledì 13 giugno 2018 – ore 17:30 – MANN

Sul riuso nazista dell’antichità classica

Johann Chapoutot. Alberto Crespi racconta Olympia di Leni Riefenstahl

Incontro promosso in collaborazione con l’Institut Français de Naples, dedicato all’abuso dell’antichità classica da parte del regime hitleriano. Interverrà Chapoutot, professore di Storia contemporanea all’Università di Paris-Sorbonne e autore de Il nazismo e l’Antichità (Einaudi, 2017). Alberto Crespi, critico cinematografico e autore/conduttore di Hollywood Party su Radio3, racconterà invece – ovviamente proiettandone delle sequenze – il film di Leni Riefenstahl Olympia, girato durante le Olimpiadi berlinesi del 1938 ed esempio perspicuo dell’appropriazione ‘retorica’ dell’antichità classica da parte della propaganda nazista.